3 commenti su “ÉTIENNE BALAZS – La burocrazia celeste”
Il contenuto di questo libro raccontato nella scheda mostra come centralità e controllo da parte dello stato tengano in gabbia la creatività e l’iniziativa individuale, spiegando i meccanismi per cui l’antico impero della Cina è “rimasto al palo” mentre l’Occidente viveva il grande miracolo di produttività capitalista che ha radicalmente cambiato la vita degli uomini.
Ma leggendo queste pagine la domanda che sorge ad ogni riga è: Ma perché il popolo cinese si è lasciato ingabbiare in questa rete, nonostante non mancasse certo agli individui cinesi l’inventiva e la capacità? Cosa aveva di diverso il popolo occidentale?
È lampante da queste pagine l’importanza delle convinzioni religiose di un popolo. Una visione dell’uomo incentrata sulla vita terrena (il confucianesimo) e non sulle “cose celesti”, è questo che produce la gabbia.
Il popolo d’Occidente che ora rinnega o sminuisce la sua fede cristiana forse farebbe bene a prendere nota.
La tua osservazione è molto interessante, Maria. Jared Diamond nel libro “Armi acciaio e malattie” sostiene che la Cina ha avuto un sistema politico centralizzato e l’Europa decentralizzato a causa delle differenze geografiche (le grandi pianure, i fiumi navigabili, ecc.), ma questa tesi determinista non convince.
Molto più affascinante mi sembra la tua ipotesi, secondo cui la diversità delle istituzioni politiche europee e cinesi si spiega con ragioni culturali e religiose.
La cosa interessante è che questa tesi è condivisa, in Cina, anche ai più alti livelli. Qualche anno fa, ricordava Antonio Socci, i cinesi si sono posti il problema di capire quali fossero stati le radici del grande sviluppo e del grande benessere che, nel corso dei secoli, è fiorito in Occidente e che è dilagato poi in tutto il mondo. I cinesi hanno interpellato gli esperti e l’Accademia delle scienze sociali della Repubblica popolare cinese, sebbene comunista, nel 2002 è arrivata a queste clamorose conclusioni:
“Una delle cose che ci è stato chiesto di indagare era che cosa spiegasse il successo, anzi, la superiorità dell’Occidente su tutto il mondo. Abbiamo studiato tutto ciò che è stato possibile dal punto di vista storico, politico, economico e culturale.Inizialmente abbiamo pensato che la causa fosse che avevate cannoni più potenti dei nostri. Poi abbiamo pensato che fosse perché avevate il sistema politico migliore. Poi ci siamo concentrati sul vostro sistema economico. Ma negli ultimi vent’anni abbiamo compreso che il cuore della vostra cultura è la vostra religione: il cristianesimo. Questa è la ragione per cui l’Occidente è stato così potente. Il fondamento morale cristiano della vita sociale e culturale è ciò che ha reso possibile la comparsa del capitalismo e poi la riuscita transizione alla politica democratica. Su questo non abbiamo alcun dubbio”.
Tra i cinesi il cristianesimo si sta diffondendo con grande rapidità, e la Cina potrebbe diventare il paese con il più alto numero di cristiani del mondo. Il paradosso della storia è che, entro la fine di questo secolo, la Cina diventerà a maggioranza cristiana proprio mentre l’Europa diventerà islamica.
Grazie Guglielmo per questo brano! Non lo sapevo, daltronde non mi stupisce che i cinesi, così meticolosi, dopo approfondita analisi siano giunti alla risposta che è sì ovvia, ma mai facile da accettare quando nega le proprie convinzioni. La religione, cioè il complesso di principi su cosa è l’uomo e qual è il senso della sua esistenza, è ciò che dà forma allo sviluppo dell’individuo e di un popolo. Che il fine della propria vita sia una salvezza individuale guadagnata su parametri “non di questo mondo”, oppure sia limitato ad una buona vita terrena in obbedienza a gerarchie umane, fa una differenza abissale.
Un tema che mi ha attanagliato negli anni (così come altri cristiani libertari) è come mai proprio all’apice del proprio successo, proprio in seguito alla rivoluzione industriale, il popolo occidentale abbia cominciato a cadere sempre più vittima delle spinte religiose anti-cristiane al suo interno (massoniche principalmente). Effettivamente l’enorme successo della messa in pratica dei suoi avanzamenti scientifici (derivanti da idee cristiane sull’approccio alla realtà) ha finito con il rendere l’uomo occidentale più presuntuoso, quindi più vulnerabile e meno razionale. Un piccolo esempio tra tanti, si finisce col dar credito a idee come quelle di… “Armi, acciaio e malattie”, un determinismo a posteriori che fa quasi tenerezza.
Il governo cinese attacca la cristianità con furia, in quanto sa che è una minaccia potente al suo dominio. In Occidente la scristianizzazione ci ha reso deboli, quindi attaccabili e conquistabili dagli islamici sempre più numerosi. Ma dipende da noi, non dagli islamici.
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Il contenuto di questo libro raccontato nella scheda mostra come centralità e controllo da parte dello stato tengano in gabbia la creatività e l’iniziativa individuale, spiegando i meccanismi per cui l’antico impero della Cina è “rimasto al palo” mentre l’Occidente viveva il grande miracolo di produttività capitalista che ha radicalmente cambiato la vita degli uomini.
Ma leggendo queste pagine la domanda che sorge ad ogni riga è: Ma perché il popolo cinese si è lasciato ingabbiare in questa rete, nonostante non mancasse certo agli individui cinesi l’inventiva e la capacità? Cosa aveva di diverso il popolo occidentale?
È lampante da queste pagine l’importanza delle convinzioni religiose di un popolo. Una visione dell’uomo incentrata sulla vita terrena (il confucianesimo) e non sulle “cose celesti”, è questo che produce la gabbia.
Il popolo d’Occidente che ora rinnega o sminuisce la sua fede cristiana forse farebbe bene a prendere nota.
La tua osservazione è molto interessante, Maria. Jared Diamond nel libro “Armi acciaio e malattie” sostiene che la Cina ha avuto un sistema politico centralizzato e l’Europa decentralizzato a causa delle differenze geografiche (le grandi pianure, i fiumi navigabili, ecc.), ma questa tesi determinista non convince.
Molto più affascinante mi sembra la tua ipotesi, secondo cui la diversità delle istituzioni politiche europee e cinesi si spiega con ragioni culturali e religiose.
La cosa interessante è che questa tesi è condivisa, in Cina, anche ai più alti livelli. Qualche anno fa, ricordava Antonio Socci, i cinesi si sono posti il problema di capire quali fossero stati le radici del grande sviluppo e del grande benessere che, nel corso dei secoli, è fiorito in Occidente e che è dilagato poi in tutto il mondo. I cinesi hanno interpellato gli esperti e l’Accademia delle scienze sociali della Repubblica popolare cinese, sebbene comunista, nel 2002 è arrivata a queste clamorose conclusioni:
“Una delle cose che ci è stato chiesto di indagare era che cosa spiegasse il successo, anzi, la superiorità dell’Occidente su tutto il mondo. Abbiamo studiato tutto ciò che è stato possibile dal punto di vista storico, politico, economico e culturale.Inizialmente abbiamo pensato che la causa fosse che avevate cannoni più potenti dei nostri. Poi abbiamo pensato che fosse perché avevate il sistema politico migliore. Poi ci siamo concentrati sul vostro sistema economico. Ma negli ultimi vent’anni abbiamo compreso che il cuore della vostra cultura è la vostra religione: il cristianesimo. Questa è la ragione per cui l’Occidente è stato così potente. Il fondamento morale cristiano della vita sociale e culturale è ciò che ha reso possibile la comparsa del capitalismo e poi la riuscita transizione alla politica democratica. Su questo non abbiamo alcun dubbio”.
Tra i cinesi il cristianesimo si sta diffondendo con grande rapidità, e la Cina potrebbe diventare il paese con il più alto numero di cristiani del mondo. Il paradosso della storia è che, entro la fine di questo secolo, la Cina diventerà a maggioranza cristiana proprio mentre l’Europa diventerà islamica.
Grazie Guglielmo per questo brano! Non lo sapevo, daltronde non mi stupisce che i cinesi, così meticolosi, dopo approfondita analisi siano giunti alla risposta che è sì ovvia, ma mai facile da accettare quando nega le proprie convinzioni. La religione, cioè il complesso di principi su cosa è l’uomo e qual è il senso della sua esistenza, è ciò che dà forma allo sviluppo dell’individuo e di un popolo. Che il fine della propria vita sia una salvezza individuale guadagnata su parametri “non di questo mondo”, oppure sia limitato ad una buona vita terrena in obbedienza a gerarchie umane, fa una differenza abissale.
Un tema che mi ha attanagliato negli anni (così come altri cristiani libertari) è come mai proprio all’apice del proprio successo, proprio in seguito alla rivoluzione industriale, il popolo occidentale abbia cominciato a cadere sempre più vittima delle spinte religiose anti-cristiane al suo interno (massoniche principalmente). Effettivamente l’enorme successo della messa in pratica dei suoi avanzamenti scientifici (derivanti da idee cristiane sull’approccio alla realtà) ha finito con il rendere l’uomo occidentale più presuntuoso, quindi più vulnerabile e meno razionale. Un piccolo esempio tra tanti, si finisce col dar credito a idee come quelle di… “Armi, acciaio e malattie”, un determinismo a posteriori che fa quasi tenerezza.
Il governo cinese attacca la cristianità con furia, in quanto sa che è una minaccia potente al suo dominio. In Occidente la scristianizzazione ci ha reso deboli, quindi attaccabili e conquistabili dagli islamici sempre più numerosi. Ma dipende da noi, non dagli islamici.