Vincitore del premio Pulitzer per la saggistica nel 1998, Armi, acciaio e malattie è considerato il capolavoro del geografo, biologo e antropologo americano Jared Diamond. L’enorme successo del libro si deve non solo al fascino delle argomentazioni, ma anche al suo messaggio “politicamente corretto”. Diamond infatti ha cercato di spiegare le ragioni delle grandi differenze tra i popoli della terra rifiutando l’idea che quelli civilizzati siano più intelligenti o biologicamente superiori a quelli arretrati. Risalendo nella sua indagine agli eventi accaduti dopo l’ultima glaciazione di tredicimila anni fa, Diamond sostiene che la geografia e l’ecologia hanno dato una serie di vantaggi di partenza ad alcune regioni particolari del continente eurasiatico, che poi si sono accresciuti con il tempo. Le attuali diversità culturali affonderebbero quindi le loro radici in diversità ambientali sostanzialmente legate al caso e alla fortuna. Questa tesi è stata criticata da alcuni per il suo determinismo geografico, che mette in ombra la creatività e la cultura umana. In ogni caso le informazioni e i nessi causali sorprendenti presenti nel libro offrono al lettore un’esperienza di straordinario arricchimento.