Tag: Totalitarismo
HANNAH ARENDT – La rivoluzione ungherese e l’imperialismo totalitario (1958)
A due anni dalla rivoluzione ungherese repressa dall’intervento dell’Armata Rossa. Hannah Arendt analizza come in dodici anni l’Ungheria abbia vissuto sotto il totalitarismo sovietico, per poi ribellarsi nel 1956 nei dodici giorni che hanno fatto storia.
BENIAMINO DI MARTINO – Stretto nel fascio (2021)
Stretto nel fascio. Nazi-fascismo contro l’individuo non si propone come un testo di storia, bensì come un’indagine storiografica approfondita e innovativa. L’obiettivo di don Beniamino Di Martino è indagare la storia delle radici culturali, filosofiche e ideali su cui si sono eretti il fascismo italiano e il nazionalsocialismo tedesco.
CARL J. FRIEDRICH – Introduzione alla teoria politica (1970)
Le 12 lezioni a Harvard raccolte in questa Introduzione alla teoria politica riprendono le conclusioni della conferenza sul totalitarismo del 1953 alla luce dell’evoluzione della storia del pensiero politico occidentale.
MATTIAS DESMET – La psicologia del totalitarismo (2022)
Il totalitarismo, per attuarsi, ha necessità di conquistare la mente degli uomini, di “formare la massa”. Lo Per attuarsi, tuttavia, il totalitarismo ha necessità di conquistare la mente degli uomini, di “formare la massa”. Lo psicologo belga Mattias Desmet espone lucidamente questo processo attraverso un’acuta analisi dei fenomeni sociali contemporanei,
ROBERT ZUBRIN – Merchants of Despair (2013)
Combinando avvincenti racconti della storia con potenti argomenti politici, l’ing. Robert Zubrin fornisce confutazioni scientifiche alle principali affermazioni pseudo-scientifiche dell’antiumanesimo
BENIAMINO DI MARTINO – La Grande Guerra 1914-1918 (2018)
Il libro di don Beniamino Di Martino intende documentare come l’accrescimento dei poteri politici sia all’origine della conflittualità che portò al disastro: una “guerra totale”, inevitabile conseguenza della costruzione dello “Stato totale”.
SLAVOJ ZIZEK – In difesa delle cause perse (2008)
Il filosofo marxista Slavoj Žižek attacca l’ideologia oggi prevalente in Occidente, sostenendo che la sinistra dovrebbe riappropriarsi di numerose “cause perse” e cercare un nocciolo di verità nelle politiche totalitarie della modernità
MICHAEL POLANYI – La logica della libertà (1951)
A partire da una discussione intorno alla natura della conoscenza scientifica e della comunità scientifica, Polanyi mira con lucidità e rigore a dimostrare l’importanza di un sistema economico e sociale non pianificato centralmente, contro ogni ipotesi dirigista.
MICHEL ONFRAY – Teoria della dittatura (2020)
Con quest’opera, attraverso l’analisi di 1984 e La fattoria degli animali, da cui ricava rispettivamente una teoria della dittatura e una teoria della rivoluzione, Onfray vuole rivelare la grandezza e l’attualità del pensiero di Orwell
CHARLES S. MAIER – Leviatano 2.0 (2012)
Charles S. Maier individua nel periodo di tempo che va dal 1870 al 1945 l’epoca in cui lo Stato sorto nel XVII secolo riesce a modernizzarsi e potenziarsi
RALF DAHRENDORF – Erasmiani (2006)
Ralf Dahrendorf chiama erasmiani, in omaggio a Erasmo da Rotterdam, gli intellettuali che dimostrano di possedere le virtù che rendono alcuni immuni alle tentazioni dell’illiberalità.
LUCIANO PELLICANI – Rivoluzione e totalitarismo (2004)
Con questa preziosa raccolta di saggi, il sociologo Luciano Pellicani spiega lo stretto collegamento tra l’idea rivoluzionaria e il totalitarismo politico
VLADIMIR TISMANEANU – The Devil in History (2012)
L’autore si ripropone di scandagliare in profondità le origini ideologiche da cui sono scaturiti i crimini perpetrati dalle due concezioni che hanno insanguinato il secolo breve: il comunismo e il fascismo
SIGMUND FREUD – Psicologia delle masse e analisi dell’Io (1921)
In questo famoso saggio scritto nel 1921, tragico e profetico, il fondatore della psicanalisi si chiede cosa avviene nella psiche del singolo quando si trova all’interno di una massa.
ROBERT CONQUEST – Il secolo delle idee assassine (1999)
Non è solo un libro di storia, ma una riflessione di un grande storico inglese che abbraccia l’intero secolo. A partire dal racconto delle terribili vicende accadute nel Novecento, Robert Conquest si interroga sul futuro dell’Occidente e del mondo
ERIC J. HOBSBAWM – Il secolo breve (1994)
L’opera presenta una visione d’insieme dell’intero secolo, dallo scoppio della prima guerra mondiale bel 1914 al crollo dell’impero sovietico nel 1991
KARL R. POPPER – La società aperta e i suoi nemici (1945)
Popper difende la tradizione razionalistica e individualistica occidentale contro le ideologie totalitarie di destra e di sinistra .
LUDWIG VON MISES – Lo Stato onnipotente (1944)
Mises spiega le ragioni della caduta del liberalismo e dell’affermarsi dello statalismo, del socialismo e del nazionalismo.
RUDOLPH J. RUMMEL – Stati assassini (1994)
In Stati Assassini il professor Rudolph Rummel esplora il “democidio”, cioè l’uccisione da parte degli Stati di persone disarmate
HERBERT MARCUSE – L’uomo a una dimensione (1964)
La critica radicale della società capitalistica industriale che offrì una base teorica alla contestazione dei movimenti controculturali
JULIEN BENDA – Il tradimento dei chierici (1927)
Il filosofo francese Julien Benda denunciò in questo trattato scritto tra le due guerre mondiali l’abbandono, da parte della classe intellettuale, della propria funzione storica di custode dei valori eterni dello spirito, della ragione, della verità, della giustizia.
GUSTAVE LE BON – Psicologia delle folle (1895)
L’individuo immerso in una folla in azione subisce una perdita delle sue facoltà consce a favore di quelle inconsce, perde l’autocontrollo e regredisce a un primitivo stadio istintuale
GUGLIELMO FERRERO – Potere (1942)
In questo libro lo studioso Guglielmo Ferrero chiarisce la nozione della legittimità del Potere, e il suo legame con la paura.
BERTRAND DE JOUVENEL – Il Potere (1945)
Il Potere rappresenta uno degli studi più profondi sul processo di crescita dello Stato che ha caratterizzato la storia europea dalla fine del Medioevo ai tempi nostri
FRIEDRICH A. VON HAYEK – La via della schiavitù (1944)
La via della schiavitù è stato il libro che ha dato il via alla rinascita del liberalismo nel dopoguerra. L’idea di Hayek che il socialismo democratico avrebbe potuto evolvere in totalitarismo colpì fortemente l’opinione pubblica in Inghilterra e negli Stati Uniti
VIKTOR E. FRANKL – Uno psicologo nei lager (1946)
Nei lager lo psicologo Viktor Frankl scoprì l’importanza di una missione, di un ideale, di una ragione per vivere.
MILOVAN GILAS – La nuova classe (1957)
L’opera di Milovan Gilas rappresenta una delle prime critiche al socialismo realizzato che individua nello statalismo comunista una forma di dominio parassitario della classe politico-burocratica sulle classi produttive
STEPHANE COURTOIS (cur.) – Il libro nero del comunismo (1997)
Una delle prime opere che affronta in maniera globale il costo umano dell’esperimento comunista
JOSÉ ORTEGA Y GASSET – La ribellione delle masse (1930)
Nel periodo compreso tra le due guerre mondiali L’Europa volTò le spalle alla sua tradizione culturale in nome di valori e di progetti politici che mettevano in luce un inquietante imbarbarimento degli spiriti
BRUNO RIZZI La burocratizzazione del mondo (1939)
Secondo Rizzi in Urss non vigeva né il capitalismo né il socialismo, ma il collettivismo burocratico, un sistema dominato da una nuova classe di burocrati.