Ci sono libri che si odiano o si amano: I diritti dell’uomo contro il popolo è uno di questi. Il pamphlet di Jean-Louis Harouel, infatti, è denso e oltremodo polemico: non galleggia sulle mezze misure né tantomeno aspira ad una moderazione ecumenica. Senza dubbio le tesi contenute in questo libro saranno classificate, da alcuni lettori, come discriminatorie e razziste, forse anche paranoiche. Altri lettori, al contrario, le troveranno illuminanti e degne di nota. Al di là di quale sia l’orientamento politico del lettore, che inevitabilmente finirà col condizionarne il giudizio, non si può negare che oggettivamente la critica che Harouel muove alla nuova dottrina dei diritti dell’uomo è difficilmente contestabile. Il sistema di diritto occidentale sembra ormai essersi piegato dinanzi alle continue recriminazioni degli immigrati di fede musulmana, che intendono mantenere i propri usi e costumi, nonché le proprie leggi, anche dopo essere stati accolti in Europa. Finendo, così, per creare comunità autonome e non integrate all’interno del continente. Un libro, dunque, da leggere senza pregiudizi.
JEAN-LOUIS HAROUEL – I diritti dell’uomo contro il popolo (2016 )
Summary