Questo pamphlet di Lenin scritto nel novembre del 1918, un anno dopo la presa del potere in Russia, rappresenta la sprezzante risposta al libro La dittatura del proletariato di Karl Kautsky, pubblicato pochi mesi prima. Kautsky, il più autorevole interprete del pensiero marxista nella Seconda Internazionale, si era schierato contro la rivoluzione bolscevica per i suoi aspetti dittatoriali e antidemocratici, ritenuti incompatibili con il socialismo. Nella sua violenta replica, Lenin dimostrò di aver parecchie frecce nel suo arco. Sulla base degli insegnamenti di Marx e di Engels, il fondatore dell’Unione Sovietica accusò Kautsky di aver rinnegato la lotta di classe e di aver scelto il campo della borghesia. Leggere quest’opera di Lenin è importante per comprendere le origini del pensiero totalitario del ‘900, scendendo nei suoi abissi più oscuri. Tutti i mezzi, anche i più terroristici, sono per Lenin giustificati in vista del fine supremo della vittoria del proletariato, del quale i rivoluzionari bolscevichi si proclamano avanguardia cosciente.
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