Questo documento è l’unica testimonianza antica esplicitamente dedicata al tema della tirannide. La chiara e sobria prosa di Senofonte ci restituisce un dialogo ambientato nel V secolo a.C. tra un poeta e un tiranno. L’artista è il lirico Simonide di Ceo, mentre il tiranno è Ierone (o Gerone) I di Siracusa, che l’aveva ospitato. È un dialogo appassionante, dove le apparenze vengono ribaltate e i luoghi comuni vengono sovvertiti in un incessante tentativo di mostrare la faccia oscura del potere. Significativo, in tal senso, il silenzio con cui Ierone accoglie, alla fine del dialogo, gli ammonimenti di Simonide. Nel XX secolo lo studioso americano Leo Strauss ha scritto un importante commento di questo scritto di Senofonte nel saggio La tirannide.