Ludwig von Mises è stato uno dei maggiori economisti del XX secolo. Autore di importanti trattati economici e monetari, è noto soprattutto per la critica alla pianificazione centralizzata e all’interventismo statale. Liberalismo, pubblicato in Germania nel 1927, è il suo libro più politico. In quest’opera Mises offre una moderna difesa della dottrina liberale classica, radicandola nell’istituzione della proprietà privata. Per l’economista austriaco il liberalismo è fondamentalmente la teoria della pace e della cooperazione umana. In quegli anni tuttavia le idee dominanti andavano nella direzione opposta. Mises era rimasto uno dei pochissimi studiosi a difendere apertamente il capitalismo in un mondo che stava cadendo preda della guerra e dei totalitarismi. Toccherà proprio a lui, e a uno sparuto gruppo di colleghi, rifondare faticosamente il pensiero liberale dopo la seconda guerra mondiale, ma bisognerà attendere la fine del secolo breve e la caduta del Muro di Berlino perché vengano riconosciuti i suoi meriti intellettuali.