Hans-Hermann Hoppe è uno dei più originali teorici dell’anarco-capitalismo. Nel libro Democrazia: Il dio che ha fallito svolge un’analisi economica e sociologica degli effetti della trasformazione delle monarchie in democrazie durante gli ultimi secoli, e giunge alla conclusione, decisamente revisionistica, che l’avvento della democrazia ha rappresentato, rispetto alla monarchia, un arretramento nel processo di civilizzazione umana perché ha favorito la crescita inarrestabile dello Stato. Hoppe difende il tradizionalismo culturale, critica lo Stato assistenziale e la libertà d’immigrazione, sostiene il diritto di secessione delle comunità e mette in luce i difetti della dottrina liberale classica. Le sue tesi possono sembrare a volte volutamente provocatorie, ma sono sempre argomentate con coerenza e profondità.
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