JACQUES TURGOT – Riflessioni sulla formazione e la distribuzione delle ricchezze (1766)

RIFLESSIONI SULLA FORMAZIONE

Nei libri di storia Turgot compare soprattutto per la sua breve ma sfortunata esperienza come ministro delle finanze del re di Francia Luigi XVI, durante la quale provò senza successo di abolire i privilegi e le restrizioni che ostacolavano lo svolgimento delle attività economiche. Malgrado i gravosi impegni legati alle sue cariche pubbliche, riuscì a realizzare opere di grande valore riguardanti la storia, la letteratura, la psicologia e le scienze naturali. Riflessioni sulla formazione e la distribuzione delle ricchezze è il suo capolavoro nello studio dell’economia. Si tratta di un testo estremamente sintetico, tanto da sembrare quasi un indice per comporre un futuro trattato, ma denso di concetti originali. In queste riflessioni si trova per la prima volta il termine “capitale” per indicare la ricchezza accumulata e destinata all’investimento economico; è presente una delle prime analisi della figura dell’imprenditore; vi è una chiara spiegazione del tasso d’interesse e una brillante critica delle leggi anti-usura. Turgot influenzò in maniera rilevante Adam Smith, che pubblicò la sua celebre Ricchezza delle nazioni esattamente dieci anni dopo.

'Lo spirito di parsimonia, non la spesa per il lusso, rende prospero un paese'

9

Importanza

9.0/10

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