Il giornalista e saggista Giulio Meotti racconta, in questo breve pamphlet, l’altra faccia dell’ecologia, convertita ormai nella religione laica dell’ecologismo. L’illusione progressista, spiega Meotti, è cambiata nei contenuti, passando dal comunismo all’ecologismo. Orfani della loro ideologia, gli ex marxisti oggi vogliono demolire l’Occidente liberale e capitalista non più in nome della rivoluzione proletaria, ma della natura. Questa nuova fede ecologista ci chiede di diventare tutti più poveri, produrre di meno, mangiare meno carne, viaggiare meno, smettere di essere quello che siamo. In altre parole, vuole salvaguardare la natura distruggendo tutte le tracce della nostra storia e della nostra civiltà. Per salvare il pianeta dall’umanità profanatrice, il genere umano dovrebbe estinguersi, o quanto meno ridursi fortemente di numero: ecco la ragione della martellante campagna ambientalista contro le nascite, che sembra aver fatto breccia nell’Occidente post-cristiano. In Europa e in America, conclude Meotti, Dio non è morto, come scrisse Nietzsche, ma è diventato verde. E proprio come ogni dio pagano che si rispetti, chiede immensi sacrifici umani.