Gianfranco Miglio è stato uno dei massimi scienziati della politica del nostro paese. I suoi studi sono fondamentali per comprendere l’essenza e le origini delle idee di Stato e di federalismo. Le sue prime proposte di riforma costituzionale, risalenti ai primi anni Ottanta, si ispirarono alle idee decisioniste del giurista tedesco Carl Schmitt, il quale aveva definito Miglio “il maggior tecnico delle istituzioni e l’uomo più colto d’Europa”. Successivamente il pensiero di Miglio, pur conservando la sua visione fortemente realistica della politica, subì una profonda evoluzione grazie a una riflessione più approfondita sulla natura dello Stato moderno. Il libro Federalismo e secessione del 1997 è il più adatto per comprendere le linee guida del pensiero migliano perché, pur non essendo un’opera scientifica ma un dialogo con il costituzionalista di sinistra Augusto Barbera, espone nella forma più chiara l’approdo finale neofederalista e libertario. Nel suo controcanto, Barbera espone invece le idee centraliste e stataliste predominanti nel diritto pubblico.