Categoria: Libri fondamentali
CARTESIO – Discorso sul metodo (1637)
La storia del pensiero occidentale si divide in un prima di Cartesio e un dopo Cartesio. Il Discorso sul metodo, pubblicato nel 1637, inaugura l’era della ragione.
HANS KELSEN – La teoria politica del bolscevismo (1948)
In questo saggio pubblicato negli Stati Uniti nel 1948 Kelsen afferma che i due capisaldi della dottrina politica marxista, la tesi della dittatura del proletariato e la tesi dell’estinzione dello Stato, vengano presentati dai marxisti in modo ambiguo e contraddittorio.
DAVID HUME – Discorsi politici (1752)
I saggi politici del filosofo scozzese David Hume riscossero, alla loro pubblicazione, un immediato successo di pubblico. Le sue idee costituiscono anche una preziosa fonte di ispirazioni per lo sviluppo del liberalismo e del conservatorismo.
JOHAN HUIZINGA – La crisi della civiltà (1935)
Il grande filosofo e pensatore olandese diede alle stampe per la prima volta il libro nel 1935, nel pieno del decennio che avrebbe condotto l’Europa a completare il suo suicidio iniziato nel 1914 con lo scoppio della seconda guerra mondiale
ISAIAH BERLIN – Quattro saggi sulla libertà (1969)
Le riflessioni di Isaiah Berlin, uno dei più importanti intellettuali del Novecento, hanno dato un fondamentale apporto alla teoria sociale. In particolare, la sua lezione inaugurale su Due concetti di libertà, tenuta a Oxford nel 1958, è considerata un classico del pensiero politico.
JOHN LOCKE – Lettera sulla tolleranza (1689)
L’opera rimane un punto di riferimento per il dibattito sulla libertà religiosa e di pensiero, pur se con alcune curiose limitazioni: nessuna tolleranza, infatti, secondo Locke, deve essere prevista per gli atei e i cattolici.
FERNAND BRAUDEL – I tempi del mondo (1979)
Ne I tempi del mondo il grande storico francese delinea i contorni di una storia economica globale in una sorta di viaggio intellettuale che spazia attraverso tutti i continenti, delineando i tratti specifici di ciascuno di essi. Imperniato sul concetto di economia-mondo e sugli spazi che queste creano attorno alle città di riferimento, il libro descrive passaggio dalle economie cittadine ai mercati nazionali, fino a giungere alla nascita della rivoluzione industriale. Braudel pone la sua attenzione sul processo attraverso il quale il capitalismo, attraverso una serie di modelli successivi (quello della Serenissima, quello genovese, quello olandese e quello inglese) si è affermato negli ultimi quattrocento anni, segnando il successo dell’Europa industriale nei confronti delle altre civiltà ridotte a periferia di questo grande «Impero occidentale».
SUN TZU – L’arte della guerra (VI – V secolo a.C.)
un Tzu, leggendario stratega e generale cinese vissuto tra il VI e il V secolo a.C., decise di scrivere una sorta di manuale in grado di guidare il lettore verso un uso strategico e mirato delle proprie capacità nel corso di una battaglia. Nonostante si basi sul giusto modo di guidare un esercito, le indicazioni fornite da Sun Tzu possono essere lette in una chiave più generale.
David Hume – Storia naturale della religione (1757)
In quest’opera il filosofo scozzese dichiara di accettare i principi del teismo, perché la costituzione della natura mostra l’esistenza di un autore intelligente. Ritiene però che il problema dell’origine del sentimento religioso sia molto più difficile da risolvere.
JOHANNES ALTHUSIUS – La politica (1614)
La Politica methodice digesta di Althusius costituisce un anello centrale della teoria costituzionalista nel suo dispiegamento dal Basso medioevo a John Locke, stagliandosi come una mirabile esposizione concettuale e dottrinale di alcuni principi cardine dell’ordinamento politico-istituzionale dell’epoca
HANS KELSEN – La democrazia (1920-1955)
Nella storia del pensiero liberal-democratico, un posto centrale è occupato dalla teoria politica di Hans Kelsen, in particolare dai saggi qui proposti: L’essenza della democrazia (1920), Il problema del parlamentarismo (1925) e I fondamenti della democrazia (1955)
MAX WEBER – La politica come professione (1919)
La politica come professione è il testo di una celebre conferenza tenuta da Max Weber a Monaco nel 1919, all’indomani della sconfitta della Germania nella Prima guerra mondiale
MAX WEBER – La scienza come professione (1919)
Max Weber, uno dei più importanti scienziati sociali d’inizio Novecento, affronta in questa celebre conferenza il tema del significato della scienza e della politica nel mondo moderno.
ALEXIS DE TOCQUEVILLE – L’Antico Regime e la Rivoluzione (1856)
Innovativa è anche la tesi centrale di tutto il testo, cioè la presentazione della Rivoluzione non tanto come un elemento di rottura bensì di continuità con l’ancien régime.
KARL MARX – Manoscritti economico-filosofici del 1844 (1844)
Come uno spartiacque, i “Manoscritti” segnano il passaggio dal periodo giovanile a quello della maturità di Marx, coronato dalla stesura de “Il capitale”.
CARL SCHMITT – Le categorie del ‘politico’ (1922-1953)
Per quanto la figura del grande giurista tedesco continui, in certi ambienti, ad essere ostracizzata, non si può negare come i suoi scritti rappresentino tuttora dei preziosi punti di riferimento per chiunque desideri approfondire il rapporto tra Stato, ordinamento e norma.
NORBERTO BOBBIO – Destra e Sinistra (1994)
In questo saggio di grande fortuna, Norberto Bobbio cerca di arrivare alla radice di quella distinzione. A suo parere, la distinzione tra Destra e Sinistra verte essenzialmente sull’atteggiamento tenuto nei confronti dell’idea di eguaglianza
MICHEL FOUCAULT – Sorvegliare e punire (1975)
In questo testo, tra i più citati e importanti dell’autore, Foucault indaga l’origine di ciò che noi conosciamo come prigione, approcciando il tema con lo spirito del filosofo che fa ricerca storiografica, consegnandoci non solo un saggio ancora fecondo di idee per il presente, ma anche un certo modo di fare filosofia intorno alle attuali forme di dominio.
TOMMASO MORO – L’Utopia (1516 circa)
Tommaso Moro descrive, per bocca di un fittizio navigante portoghese, una repubblica perfetta, dove tutti vivono in pace, concordia e abbondanza di beni.
ARISTOTELE – Politica (337-322 a.C.)
La Politica di Aristotele, una pietra miliare della speculazione filosofico-politica di ogni tempo, rappresenta il primo tentativo di riflessione politica sorretto da un metodo empirico-osservativo.
PLATONE – La Repubblica (390-360 a.C.)
Secondo Platone il filosofo dovrebbe avere un potere decisivo nel governo. Questa convinzione lo porta ad accogliere l’ideale politico del dispotismo illuminato.
FRIEDRICH NIETZSCHE – L’Anticristo (1888)
Quest’opera, che segna uno degli ultimi barlumi di luce nell’intelletto di Nietzsche prima di precipitare nella follia, costituisce il più furibondo attacco al cristianesimo che sia mai stato scritto.
RICHARD CANTILLON – Saggio sulla natura del commercio in generale (1755)
Diversi economisti considerano Cantillon come il vero padre della scienza economica, dato che Il suo saggio è il primo trattato sistematico di economia politica.
FRIEDRICH A. VON HAYEK – Competizione e conoscenza (2017)
In Competizione e conoscenza sono stati mirabilmente riuniti alcuni fra i principali saggi che Hayek ha scritto tra il 1937 e il 1970 per indagare una tematica che al Nobel austriaco stava particolarmente a cuore: il problema della conoscenza.
MILTON FRIEDMAN – Capitalismo e libertà (1962)
In questo libro, che alla sua uscita fece scalpore per la radicalità delle proposte, Friedman analizza tutti gli ambiti nei quali lo Stato interviene nella società e nell’economia, proponendo di volta in volta delle strategie alternative al fine di preservare il bene più prezioso: la libertà di agire degli individui.
LUDWIG VON MISES – L’azione umana (1949)
In questo trattato di economia, testo fondamentale della Scuola Austriaca, Ludwig von Mises spiega in dettaglio il funzionamento di un’economia capitalistica moderna
MONTESQUIEU – Lo spirito delle leggi (1748)
L’Esprit des lois è l’opera fondamentale di Montesquieu. Fin dalla sua pubblicazione nel 1748, il suo influsso è stato enorme non solo sul pensiero politico, ma anche sulla storia politica.
BARUCH SPINOZA – Trattato teologico-politico (1670)
Uno dei tentativi più articolati di difesa della libertà di pensiero e di espressione, sia nell’ambito religioso sia in quello politico
YUVAL NOAH HARARI – Sapiens. Da animali a dei (2011)
Yuval Harari si dedica all’ambizioso compito di raccontare la macro storia dell’umanità dalle origini ai giorni nostri. Il risultato non è solo un racconto, ma anche un’interpretazione della storia umana e una riflessione su di essa
SIGMUND FREUD – Il disagio della civiltà (1929)
Il tema centrale del libro è l’antagonismo tra le pulsioni istintive dell’individuo e le restrizioni imposte dalla società e dal processo di civilizzazione.
ERNST NOLTE – La guerra civile europea 1917-1945 (1987)
Il nazionalsocialismo, secondo Nolte, ebbe come motivazione principale la lotta al bolscevismo, ma nello stesso tempo lo prese a modello e ne imitò i metodi fondati sul terrore e gli stermini di massa. In quest’ottica il nazionalsocialismo non sarebbe un male assoluto, ma dovrebbe essere messo sullo stesso piano del bolscevismo.
DANIEL J. GOLDHAGEN – I volonterosi carnefici di Hitler (1996)
Esaminando le figure degli esecutori e l’antisemitismo radicato nella società tedesca, Goldhagen dimostra che i responsabili dell’Olocausto non furono solo le SS o i membri del partito nazista, ma i tedeschi di ogni estrazione sociale,
GIANFRANCO MIGLIO – Lezioni di politica 2. Scienza della politica (2011)
Con rigore e disincantato realismo, Miglio analizza le strutture permanenti e le regolarità del fenomeno politico, senza fermarsi alla mera superficie dei fatti. Attraverso l’integrazione del metodo storico con quello logico e concettuale, il professore comasco riesce a penetrare nei misteri del potere.
ÉTIENNE BALAZS – La burocrazia celeste (1968)
Lo storico francese di origine ungherese spazia nei secoli di storia cinese mettendo in luce le sue caratteristiche istituzionali, sociali e culturali, soffermandosi sui caratteri centralistici, burocratici e totalitari dell’impero cinese.
BENEDETTO CROCE, LUIGI EINAUDI – Liberismo e liberalismo (1927-1948)
Il volume, pubblicato nel 1957, raccoglie gli scritti dei due maggiori esponenti del liberalismo italiano in merito a un famoso dibattito sulla concezione liberale della libertà.
THOMAS PAINE – I diritti dell’uomo (1791-1792)
I diritti dell’uomo costituisce il capolavoro di Thomas Paine. Venne pubblicato in risposta agli attacchi condotti dal britannico Edmund Burke contro la rivoluzione francese
JARED DIAMOND – Armi, acciaio e malattie (1997)
Diamond sostiene che la geografia e l’ecologia hanno dato una serie di vantaggi di partenza ad alcune regioni particolari del continente eurasiatico, che poi si sono accresciuti con il tempo
HENRI PIRENNE – Le città del Medioevo (1927)
Il grande storico belga spiega la nascita delle città medievali e della borghesia
NICCOLO’ MACHIAVELLI – Il Principe (1513)
Uno dei testi fondatori della scienza politica
HANNAH ARENDT – Le origini del totalitarismo (1951)
In questo classico della stporia e della politica del Novecento la Arendt espose per la prima volta le caratteristiche tipiche del modello totalitario
FRIEDRICH A. VON HAYEK – La presunzione fatale (1988)
Il testamento intellettuale di Hayek, sintesi e approdo della sua quasi secolare attività di ricerca
ERIC J. HOBSBAWM – Il secolo breve (1994)
L’opera presenta una visione d’insieme dell’intero secolo, dallo scoppio della prima guerra mondiale bel 1914 al crollo dell’impero sovietico nel 1991
MILTON & ROSE FRIEDMAN – Liberi di scegliere (1980)
In questo libro divulgativo il premio Nobel dell’economia e sua moglie Rose spiegano quali sono le cause dei maggiori problemi del mondo odierno, proponendo una serie di misure concrete per risolverli
KARL R. POPPER – La società aperta e i suoi nemici (1945)
Popper difende la tradizione razionalistica e individualistica occidentale contro le ideologie totalitarie di destra e di sinistra .
EDMUND BURKE – Riflessioni sulla Rivoluzione in Francia (1790)
La più celebre e influente critica alla Rivoluzione francese
ANTONIO GRAMSCI – Gli intellettuali (1949)
Gramsci affronta in questo scritto il processo di formazione del ceto degli intellettuali all’interno della società
THOMAS PIKETTY – Il capitale nel XXI secolo (2013)
Se i governi non intervengono con drastiche misure fiscali rischiano di avverarsi le apocalittiche profezie di Marx: la ricchezza sarà concentrata in sempre meno mani e i poveri daranno vita a violente rivolte
VIKTOR E. FRANKL – Alla ricerca di un significato della vita (1952)
Per curare la nevrosi e la depressione, la cosa più importante è scoprire il compito per il quale ogni individuo deve lottare nella propria vita
LUDWIG VON MISES – Socialismo (1922)
La più radicale e devastante critica economica che sia mai stata mossa nei confronti di qualsiasi ideologia collettivista
NASSIM NICHOLAS TALEB – Il Cigno nero (2007)
La casualità, l’incertezza e gli eventi inaspettati sono molto più presenti di quanto crediamo e ci viene raccontato
HERBERT MARCUSE – L’uomo a una dimensione (1964)
La critica radicale della società capitalistica industriale che offrì una base teorica alla contestazione dei movimenti controculturali
JOSEPH A. SCHUMPETER – Capitalismo, socialismo e democrazia (1942)
Il libro più noto di Schumpeter uscì nel 1942quando il liberalismo sembrava essere spazzato via dalla storia e tutto faceva presagire la vittoria futura del collettivismo di Stato
ALFRED ADLER – Il senso della vita (1933)
La vita dell’uomo ruota attorno alla volontà di affermazione. La nevrosi non nasce dalla repressione sociale degli istinti, ma dall’educazione viziante che rende le persone incapaci di affrontare le sfide della realtà
EMMANUEL JOSEPH SIEYÉS – Che cosa è il Terzo Stato? (1789)
Che cosa è il Terzo Stato? di Sieyés fu pubblicato anonimo nel 1789 e si impose come manifesto politico delle rivendicazioni della borghesia rivoluzionaria contro i privilegi nobiliari e l’assolutismo.
ALEXIS DE TOCQUEVILLE – La Democrazia in America (1840)
Tocqueville profetizza le democrazie moderne caratterizzate dallo spirito egualitario, dalla mediocrità dei desideri e dei costumi, e da un aumento costantedel dispotismo statale
JOHN MAYNARD KEYNES – Teoria generale (1936)
Nella Teoria Generale Keynes intese dimostrare che i postulati della teoria classica sono rovinosi se applicati ai fatti dell’esperienza, poiché si adattano solo a un caso particolare, quello di piena occupazione, e non in senso generale.
KARL MARX – Il capitale (1867)
Il Capitale, l’opera principale di Karl Marx, ha avuto un’influenza rilevantissima nella storia del pensiero economico e nelle vicende politiche del XIX e XX secolo, perché contiene la teoria fondamentale del cosiddetto “socialismo scientifico”.
JEAN-JACQUES ROUSSEAU – Il contratto sociale (1762)
Rousseau propone un modello di Stato costituito su un patto sociale e diretto dalla volontà generale, nel nome dell’interesse comune, per tutelare libertà e sicurezza di tutti
MAX WEBER – L’etica protestante e lo spirito del capitalismo (1905)
In questa sua più celebre opera, Max Weber individua l’origine dello spirito del capitalismo nell’etica calvinista del lavoro
ADAM SMITH – La ricchezza delle nazioni (1776)
La difesa della “libertà naturale” di Adam Smith conquistò le menti della sua generazione e cambiò il corso della politica, portando al graduale smantellamento delle misure mercantiliste e all’affermazione delle idee favorevoli al libero scambio.
JULIEN BENDA – Il tradimento dei chierici (1927)
Il filosofo francese Julien Benda denunciò in questo trattato scritto tra le due guerre mondiali l’abbandono, da parte della classe intellettuale, della propria funzione storica di custode dei valori eterni dello spirito, della ragione, della verità, della giustizia.
THOMAS HOBBES – Leviatano (1651)
Il Leviatano rappresenta la giustificazione più potente dello Stato moderno. La difesa dell’assolutismo monarchico ne è solo un sottoprodotto, essendo la preoccupazione principale di Hobbes lo sviluppo di una teoria della sovranità.
JOHN RAWLS – Una teoria della giustizia (1971)
Il filosofo americano offre una sofisticata fondazione filosofica dei sistemi politici socialdemocratici occidentali
FERNAND BRAUDEL – Le strutture del quotidiano (1967)
Un’opera monumentale nella quale il grande storico francese ha illustrato quattro secoli di storia mondiale secondo la metodologia tipica della scuola delle Annales.
SIGMUND FREUD – L’avvenire di un’illusione (1927)
Secondo Freud la religione nasce dal bisogno umano di rendere sopportabile la propria miseria e infelicità; è una sorta di narcotico con cui l’uomo controlla la sua angoscia, ottundendo però la mente.
DANIEL GOLEMAN – Intelligenza emotiva (1995)
In questo libro Daniel Goleman ha introdotto a milioni di lettori il concetto di intelligenza emotiva, cioè l’abilità nel gestire le emozioni dalla quale deriva l’80 per cento del successo nella vita
ZYGMUNT BAUMAN – Modernità liquida (2000)
Nella società contemporanea, che Bauman definisce “liquida”, tutto è momentaneo, fluido, cangiante, ambiguo, precario. Gli uomini sono più liberi ma più insicuri.
GUSTAVE LE BON – Psicologia delle folle (1895)
L’individuo immerso in una folla in azione subisce una perdita delle sue facoltà consce a favore di quelle inconsce, perde l’autocontrollo e regredisce a un primitivo stadio istintuale
BRUNO LEONI – La libertà e la legge (1961)
Perché il diritto giurisprudenziale è superiore alla legislazione
VILFREDO PARETO – Corso di economia politica (1896-1897)
Il corposo corso d’economia di Pareto, ricco di polemiche contro le malefatte delle classi politiche
FRANÇOIS GUIZOT – Storia della civiltà in Europa (1828)
In Europa, spiega il grande storico francese, nessuna forza è mai riuscita a prevalere completamente sulle altre
JOHN LOCKE – Il secondo trattato sul governo (1690)
La prima grande esposizione della dottrina liberale fondata sulla teoria dei diritti naturali
FRIEDRICH A. VON HAYEK – La via della schiavitù (1944)
La via della schiavitù è stato il libro che ha dato il via alla rinascita del liberalismo nel dopoguerra. L’idea di Hayek che il socialismo democratico avrebbe potuto evolvere in totalitarismo colpì fortemente l’opinione pubblica in Inghilterra e negli Stati Uniti
EDWARD W. SAID – Orientalismo (1978)
Said analizza criticamente il modo in cui per secoli europei e americani hanno pensato e rappresentato il mondo orientale, e quello arabo in particolare.
MURRAY N. ROTHBARD – Economic Thought before Adam Smith (1995)
La storia del pensiero economico di Rothbard è quindi profondamente immersa nell’analisi politica, storica, filosofica, religiosa e psicologica: è scienza sociale nel senso più ampio del termine.
LENIN – Stato e rivoluzione (1917)
Stato e rivoluzione è probabilmente la migliore esposizione della dottrina marxista dello Stato che si possa leggere. Lenin scrisse questo breve saggio nel 1917, appena prima della Rivoluzione d’Ottobre.
FRANCIS FUKUYAMA – La fine della storia e l’ultimo uomo (1992)
Fukuyama afferma che la storia ha una direzione e tende ad una meta, che coincide con l’avvento della democrazia liberale
JEAN-BAPTISTE SAY Trattato di economia politica (1803)
Nel trattato di Say per la prima volta tutta la scienza economica è stata ordinata in un sistema ordinato e coerente, ed esposta in un linguaggio chiaro e preciso
JOHN STUART MILL – Sulla libertà (1859)
Mill spiega che la libertà individuale è la fonte della creatività umana e di ogni progresso intellettuale, e che soffocare le idee minoritarie danneggia anche le maggioranze
VOLTAIRE – Trattato sulla tolleranza (1763)
La tolleranza è ciò che rende possibile la convivenza fra le persone e le religioni più diverse, anche se ciascuno crede che gli altri sbaglino.
BENJAMIN FRANKLIN – Autobiografia (1791)
Raccontando la sua vita Benjamin Franklin illustra l’importanza della frugalità, della temperanza, del risparmio, dell’impegno, del duro lavoro, della diplomazia verso il prossimo e della curiosità intellettuale.
IMMANUEL KANT – Per la pace perpetua (1795)
Il grande filosofo tedesco ritiene che la pace sia un obbiettivo raggiungibile attraverso un federalismo fra liberi stati.
CESARE BECCARIA – Dei delitti e delle pene (1764)
L’opera che ancora oggi fonda il nostro modo di pensare la legge, il crimine, il processo e la pena
SAMUEL P. HUNTINGTON – Lo scontro delle civiltà (1996)
Con la fine della Guerra Fredda è terminato lo scontro ideologico fra i due blocchi, ma è cominciato uno scontro tra le diverse civiltà del pianeta
KARL MARX, FRIEDRICH ENGELS – Manifesto del partito comunista (1848)
Il Manifesto del partito comunista può essere considerato una summa del pensiero marxista: vi si trova la concezione della storia come lotta di classe, il ruolo della borghesia e del proletariato, la critica alle altre forme di socialismo, la visione di una società senza classi.
STEPHANE COURTOIS (cur.) – Il libro nero del comunismo (1997)
Una delle prime opere che affronta in maniera globale il costo umano dell’esperimento comunista
ERASMO DA ROTTERDAM – Elogio della follia (1509)
La follia secondo Erasmo permea ogni frangente della vita, è il vero motore dell’esistenza ed è ciò che dà senso a tutto il resto.
EDUARD BERNSTEIN – I presupposti del socialismo (1899)
Eduard Bernstein innescò un dibattito fondamentale nella storia del movimento operaio con la sua proposta di revisione del marxismo in senso riformistico.
HENRI PIRENNE Maometto e Carlomagno (1937)
Furono le conquiste arabe, non le invasioni barbariche, che misero fine alla civiltà antica
JOSÉ ORTEGA Y GASSET – La ribellione delle masse (1930)
Nel periodo compreso tra le due guerre mondiali L’Europa volTò le spalle alla sua tradizione culturale in nome di valori e di progetti politici che mettevano in luce un inquietante imbarbarimento degli spiriti
JULIAN L. SIMON – The Ultimate Resource 2 (1996)
Julian Simon spiega che gli esseri umani costituiscono la risorsa decisiva, e sono molto più importanti di qualsiasi bene naturale
GIOVANNI SARTORI – Democrazia: cosa è (1993)
Democrazia: cosa è è un libro dedicato a chiarire cosa sia la democrazia. L’opera è divisa in due sezioni: la prima parte si concentra sulla teoria della democrazia, mentre la seconda si dedica ad esaminare la realizzazione e lo svolgimento pratico dei sistemi democratici
BENJAMIN CONSTANT – La libertà degli antichi, paragonata a quella dei moderni (1819)
Per gli antichi la libertà era fatta di partecipazione politica ed esercizio diretto della sovranità da parte dei cittadini; per i moderni la libertà è soprattutto personale e civile
NORMAN ANGELL – La grande illusione (1910)
La grande illusione oggi è un libro poco ricordato, ma negli anni che precedettero la prima guerra mondiale venne stampato con tirature altissime, fu tradotto il 25 lingue e vendette milioni di copie. In un mondo economicamente integrato dove tutte le nazioni sono interdipendenti, scriveva Angell, la guerra è solo una “grande illusione” che non offre più nessun beneficio ai vincitori.
STEFAN ZWEIG – Il mondo di ieri (1942)
Nessuno meglio di Zweig è riuscito a raccontare il brusco cambiamento avvenuto nel mondo con lo scoppio della prima guerra mondiale