Nel nome di Allah. Origine e storia dell’islamismo radicale è una lettura chiara, sintetica e precisa, pur senza tecnicismi, di cosa sia l’islamismo, di come si sia passati dall’Islam alla sua radicalizzazione nei Paesi di origine e in quelli limitrofi, prima di espandersi a livello planetario, diventando la minaccia che è oggi e contro la quale l’Occidente non sa ancora bene come comportarsi. A scriverlo è Boualem Sansal, uno scrittore algerino di fama internazionale, attualmente in carcere in Algeria per i suoi romanzi in cui critica la distopia fondamentalista dei regimi teocratici, come quello che si è andato a costituire nel suo Paese. Sansal ricorda che nei primi anni Sessanta l’Algeria era la Mecca dei rivoluzionari, un paese socialista, profondamente laico, guardato con ammirazione in tutto il mondo progressista. A quel tempo nessuno diede importanza ai primi predicatori islamisti, che apparivano come individui stravaganti. Anni dopo quella stessa società scoprì, prima con stupore e poi con impotenza, che quell’islamismo così insignificante si era talmente diffuso in tutto il paese che mobilitava folle immense e sfidava apertamente lo Stato. La guerra civile degli anni Novanta tra il governo laico autoritario e gli islamisti fu una catastrofe che in Algeria provocò almeno 200mila morti. Oggi l’islamismo si è installato con forza anche in Occidente utilizzando la democrazia con abilità e astuzia, e molto probabilmente l’islam soppianterà il cristianesimo come religione dominante dell’Europa occidentale.