D.BEITO,P.GORDON,A.TABARROK (cur.) – La città volontaria (2002)

Secondo la concezione economica ortodossa, ormai invalsa da parecchi decenni, la produzione di beni pubblici costituisce un classico paradigma di fallimento del mercato che rende necessario l’intervento dello Stato. I saggi presenti in questo volume consentono ai lettori di conoscere una contro-storia e di farsi un’idea, ben diversa, di come venissero un tempo prodotti i beni pubblici e di come funzionasse l’assistenza prima del Welfare State. In essi si dimostra, grazie ad accurate indagini storiche, che tutta la infinita sequela di attività umane che, nel corso del XX secolo, sono state assorbite dallo Stato – dalla sicurezza all’assistenza, dalla costruzione di strade alla gestione del territorio, dalla sanità all’istruzione – in realtà erano sempre state svolte e condotte con efficienza dalla società civile. Leggendo La città volontaria si avrà modo di scoprire che non è perché un bene è pubblico per natura che deve essere fornito dallo Stato, ma è vero l’opposto: poiché lo Stato ha prodotto da così tanto tempo quel bene, si ha l’illusione che esso sia un “bene pubblico”.

'Non è vero che solo lo Stato può produrre i beni pubblici'

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