I libri che affrontano e analizzano i problemi relativi alla crisi e ai cambiamenti che hanno investito i sistemi democratici sono davvero numerosi. La maggior parte di questi sostengono che le cause della disaffezione verso la democrazia siano di natura squisitamente politica, e mettono al centro dell’analisi i governi e le classi dirigenti. Demopatìa, al contrario, sostiene una tesi differente: secondo Luigi Di Gregorio, la crisi delle democrazie ha cause soprattutto socio-culturali e psico-sociali. La malattia democratica è innanzitutto una patologia che colpisce il demos, il popolo, e solo di riflesso la politica: una conclusione affascinante ma, per certi aspetti, spiazzante. L’analisi di Di Gregorio è importante per comprendere le ricadute, a livello politico, dei cambiamenti sociologici e psicologici innescati dai nuovi mezzi di comunicazione.