Nell’agosto del 1938 il filosofo francese Louis Rougier organizzò a Parigi il Colloquio Lippmann, una riunione di intellettuali che si poneva l’obiettivo di rifondare il liberalismo tradizionale in vista della terribile sfida portata dai movimenti totalitari che stavano sconvolgendo il mondo. Il punto di partenza dell’incontro era la discussione del libro che l’americano Walter Lippmann, uno dei giornalisti e politologi più famosi al mondo, aveva pubblicato l’anno precedente, The Good Society. All’incontro parteciparono, oltre allo stesso Lippmann, studiosi liberali di primo piano come Mises, Hayek, Röpke, Aron, M. Polanyi, Rueff, Rüstow. In questo libro, tradotto in italiano con il titolo libro La giusta società, Lippmann, che da posizioni progressiste si era spostato su posizioni liberali, svolgeva una potente critica a tutte le forme di collettivismo di destra e di sinistra, e una decisa difesa dell’economia di mercato. Nel dopoguerra Lippmann vincerà per due volte il Premio Pulitzer. A lui si deve anche il conio della formula “Guerra Fredda” per definire lo scontro tra Usa e Urss.