“Era dell’incompetenza”: così il professore americano Tom Nichols definisce questa contemporaneità nella quale medici, accademici, professionisti e più in generale gli specialisti nei più svariati campi della scienza e del sapere sono ormai costantemente delegittimati e messi alla gogna dall’uomo comune che ha accesso alle “nuove fonti” della conoscenza. Wikipedia, Facebook e i social, blog dalla dubbia credibilità ma dall’indubbia capacità di attrarre visitatori, hanno rovesciato il paradigma dell’apprendimento e della ricerca, a tal punto che ognuno di noi sembra essere perfettamente in grado di costruirsi una propria personale verità nelle materie più disparate. Gli esperti non sono più in grado di dialogare con l’opinione pubblica, che non perde occasione per attaccarli e accusarli di faziosità. Si è venuta a creare, così, una spaccatura molto profonda che coinvolge non solo il mondo dell’istruzione e dell’informazione, ma che ha inevitabili ripercussioni anche sui sistemi politici. Questo libro di successo, tradotto in molte lingue, affronta nella maniera più esaustiva i complessi rapporti tra conoscenza, nuovi media e democrazia.