L’etica della libertà è probabilmente l’opera più importante di Murray N. Rothbard, uno dei più grandi pensatori del ventesimo secolo e maggior teorico del libertarismo. Secondo l’economista americano un’analisi priva di giudizi di valore, ad esempio esclusivamente economica, non è sufficiente a fondare l’argomento a favore della libertà. Per poter difendere la causa della libertà individuale occorre una valutazione etica. Quest’opera di filosofia politica cerca quindi di fondare una teoria sistematica della libertà basata sul diritto naturale. Rothbard propone una società nella quale sia abolito ogni monopolio statale, e dove tutte le relazioni tra gli individui siano volontarie e contrattuali. In questo sistema “anarco-capitalista” tutti i servizi, compresi la sicurezza e la giustizia, sono offerti da imprese private in libera concorrenza sul mercato, in maniera più efficiente e senza costrizione alcuna. Secondo Rothbard lo Stato, in quanto detentore degli strumenti di coercizione, è sempre stato e sempre sarà il nemico naturale della libertà dell’uomo.