In questo brillante e polemico pamphlet, il cui titolo nella lingua originale è “Un liberale chiamato Gesù. Parabole economiche”, l’imprenditore ed economista francese Charles Gave prende di mira quegli esponenti della sinistra, molto numerosi nel suo paese, che dopo il crollo del comunismo hanno continuato a sostenere i propri programmi statalisti e collettivisti giustificandosi non più con le teorie marxiane, ma con i principi dell’etica cristiana. Secondo Gave, una corretta lettura “economica” dei testi evangelici rivela che la predicazione di Gesù Cristo, lungi dal giustificare moralmente il socialismo e l’intervento dello Stato, esalta la libertà, la responsabilità individuale, la proprietà privata, i contratti volontari, l’assunzione di rischi, l’imprenditorialità; e nello stesso tempo rifiuta ogni forma di egualitarismo coercitivo o di redistribuzione forzata delle ricchezze. La nostra civiltà, conclude l’autore, si differenzia da tutte le altre proprio per il suo radicale individualismo, la cui fonte si trova proprio nei Vangeli.
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