JAN ZIELONKA – Contro-rivoluzione (2018)

È capitato spesso, negli ultimi anni, di sentire dalle istituzioni europee richiami, avvertimenti, inviti al rigore che hanno fatto crollare l’entusiasmo dell’opinione pubblica nei confronti del progetto d’integrazione. L’Italia, in tal senso, è emblematica: sino agli Duemila è stato il Paese più europeista del Continente, ora è il più euroscettico. Il nostro Paese non è certo immune da responsabilità: ma se l’Unione europea è, di fatto, avviluppata in una crisi progettuale prima ancora che economica non è colpa solo dell’Italia o degli altri Paesi più indisciplinati nella gestione dei propri bilanci. È mancato, da parte di Bruxelles e degli euro-entusiasti, un approfondito esame di coscienza o anche solo un’umile autocritica. Questo libro di Jan Zielonka, professore di Oxford e fervente sostenitore dell’Unione, rappresenta uno dei pochissimi e meritevoli tentativi di prendere atto dei numerosi errori compiuti dalle istituzioni europee negli ultimi anni. A fronte di questo sforzo d’onestà intellettuale, si può perdonare all’autore qualche imprecisione lessicale. Pur mettendo al centro della sua analisi il conflitto politico europeo tra “liberali” e populisti “controrivoluzionari”, la sua narrazione sembra in molti punti più un manifesto progressista che la riflessione di un liberale.

'La controrivoluzione populista è una conseguenza degli errori delle élite liberali europee'

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