GIOVANNI ORSINA – La democrazia del narcisismo (2018)

In questa illuminante “Breve storia dell’antipolitica” (come recita il sottotitolo) il professor Giovanni Orsina applica le lezioni di Tocqueville, Ortega y Gasset e Huizinga alla storia politica italiana ed europea, illustrando il processo che ha portato la democrazia moderna a essere sempre più dominata dalla ricerca del consenso elettorale di breve periodo e di vantaggi immediati. Un pregio particolare del libro è quello di analizzare da una prospettiva molto più ampia il fenomeno del populismo, il quale in realtà ha radici lontane e non è una malattia, ma un sintomo di cause ben precise. L’autore ritiene infatti che l’antipolitica abbia cause non solo socio-economiche ma anche psicologiche, e che abbia molto a che vedere con l’avvento della “democrazia del narcisismo” alla fine degli anni ’60. Il narcisismo di massa, spiega Orsina, porta l’elettorato a credere che, attraverso il processo politico democratico, qualsiasi desiderio possa essere facilmente soddisfatto. Si perde ogni concetto di limite e autocontrollo, e scompare così ogni visione politica di lungo periodo. La parte finale del libro è dedicata alla degenerazione della politica e in particolare a Tangentopoli, che ha portato ad un collasso sistemico del quale, ancora oggi, si sentono gli effetti. Provare a scorgere un lieto fine risulta alquanto complicato.

'L’antipolitica trova le sue origini nel narcisismo di massa'

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