Quando gli europei cominciarono per primi ad esplorare il mondo, osserva il sociologo americano Rodney Stark, ciò che li sorprese di più fu la scoperta della loro grande superiorità tecnologica rispetto alle altre società. Com’era accaduto? Come avevano fatto le nazioni sorte dalla barbarie e dalle rovine della caduta di Roma a superare il resto del mondo? Molti studiosi hanno cercato di dare una risposta a questo interrogativo, mettendo in luce i fattori geografici, politici, economici o tecnologici del successo dell’Occidente. Non c’è dubbio che furono le maggiori libertà individuali, la scienza, la tecnologia e il capitalismo, con la sua eccezionale produttività, a generare il “miracolo europeo”. Ma perché questi processi si affermarono proprio in Europa? Scavando ancora più a fondo nell’analisi, Stark giunge alla conclusione che nessuno sviluppo sarebbe stato possibile senza una profonda fiducia nella ragione. Questa fede nella ragione, a suo parere, è un portato della teologia cristiana elaborata dai filosofi scolastici medievali. La vittoria della ragione è quindi uno studio originale, che ci aiuta a comprendere quali siano le fondamenta culturali, filosofiche e religiose della civiltà occidentale, e quali conseguenze abbiano prodotto.