Elvetizzare l’Europa? È questo l’interrogativo principale, che ad alcuni potrà apparire anche bizzarro e curioso, a cui cerca di fornire una risposta compiuta il professor Carlo Lottieri. Le sue riflessioni e analisi originano proprio dal tentativo di sviluppare una proposta convincente a una domanda politica fondamentale per gli odierni cittadini europei: il disegno europeista può essere ripensato secondo logiche differenti da quelle che ci hanno condotto al fallimento attuale? E, qualora la risposta fosse positiva, quali sono le direttrici ideali che dovrebbero ispirare e orientare questo processo di rinnovamento? Il modello elvetico di federalismo, che nella sua accezione originaria autenticamente liberale pone al centro la salvaguardia della libertà delle comunità locali e dei singoli, potrebbe costituire l’uovo di Colombo. Valorizzando la proprietà, esaltando il ruolo del pluralismo istituzionale e della dispersione del potere, promuovendo la concorrenza dei centri decisionali e dell’autogoverno locale, il paradigma delle antiche libertà elvetiche sembra interpretare al meglio lo spirito della vera tradizione europea e costituire un’alternativa credibile all’attuale progetto di integrazione continentale.