Luigi Marco Bassani, considerato in ambito accademico uno dei maggiori conoscitori del pensiero politico americano, ripercorre la storia degli Stati Uniti dall’Indipendenza alla guerra civile mettendo in luce le straordinarie peculiarità della repubblica americana delle origini rispetto alle esperienze istituzionali europee. I padri fondatori, temendo che l’America diventasse come l’Europa, rifiutarono il modello di Stato sovrano e centralizzato che si era affermato in epoca moderna nel vecchio continente. Al suo posto edificarono un sistema basato su premesse completamente diverse: un’unione pattizia e volontaria tra le diverse comunità politiche, capace di arginare con successo il potere del governo federale. Questa concezione liberale classica e autenticamente federalista, per la quale lottarono personalità di spicco come Patrick Henry, Thomas Jefferson e John Calhoun, subì però una sconfitta decisiva con l’elezione di Lincoln e la vittoria del Nord nella guerra civile. Questi avvenimenti determinarono la nascita di un vero e proprio Stato nazionale americano sempre più interventista in economia e imperiale in politica estera, segnando nello stesso tempo la conclusione di quella che l’autore chiama “l’età dell’oro della libertà federale”.