Difendere l’indifendibile di Walter Block è un classico del pensiero libertario, tradotto con successo in più di dieci lingue. L’economista americano restituisce dignità a tutta una serie di figure oggetto di universale disprezzo e relegate tra i reietti della società, come lo speculatore, il bagarino, l’avaro, l’usuraio, il tassista abusivo, lo sporco capitalista sfruttatore di manodopera, colui che si rifiuta di fare beneficenza, il crumiro, l’affitta-tuguri, la prostituta, il ruffiano, lo spacciatore, il ricattatore e tante altre. Si tratta di un’opera oltraggiosa ma divertente, che ci sfida a superare i nostri pregiudizi infondati e a migliorare la nostra comprensione della teoria economica. Talvolta il lettore potrà avere l’impressione che l’autore stia esagerando ma, superata la sorpresa iniziale, finirà per apprezzare la logica ferrea delle argomentazioni. John Stossel, un noto giornalista americano di Fox Channel, ha affermato: “Difendere l’indifendibile ha aperto i miei occhi sulle meraviglie del libertarismo. Dimostra che non tutto ciò che sembra cattivo lo è veramente”.