Negli ultimi vent’anni i paesi occidentali hanno progressivamente perso fiducia nella propria civiltà. A causa dell’influenza degli intellettuali postmodernisti e multiculturalisti, l’Occidente non crede più nei propri valori, e di conseguenza non è più capace di proteggerli. Le difese più appassionate della cultura occidentale vengono oggi pronunciate da persone provenienti da altre culture, come Ibn Warraq, ex musulmano di origini indiane che vive negli Stati Uniti e che usa uno pseudonimo di per ragioni di sicurezza. Il libro comincia con uno sperticato elogio di New York, la città che incarna tutto ciò che egli ama dell’Occidente: individualismo, inventiva, energia illimitata, possibilità infinite, gioia di vivere. L’autore confronta queste caratteristiche con le condizioni di vita ottundenti e degradanti che prevalgono in molte altre parti del mondo, e affronta con coraggio questioni tabù come il razzismo presente nelle culture asiatiche, la schiavitù praticata dagli africani e dagli arabi, l’imperialismo islamico. Contro gli attacchi interni ed esterni alla cultura e al modo di vivere occidentale, Why the West is Best (“Perché l’Occidente è il migliore”) afferma che la lotta per la difesa della civiltà sorta nel vecchio continente deve essere vinta ad ogni costo, per il bene dell’umanità.