SYLVAIN GOUGUENHEIM – Aristotele contro Averroè (2008)

Il medievista Sylvain Gouguenheim smonta completamente, in questo libro che ha suscitato una vera e propria sollevazione tra gli intellettuali francesi di sinistra, il cliché secondo cui l’Occidente medievale avrebbe riscoperto il sapere greco solo a partire dalle traduzioni arabe. Lo studioso francese dimostra invece che gli europei non avevano affatto bisogno di questa intermediazione araba, perché avevano sempre mantenuto aperti i contatti con il mondo greco attraverso Bisanzio, e perché i monaci di Mont-Saint-Michel da tempo avevano tradotto e commentato le opere aristoteliche direttamente dal greco. Del resto anche le traduzioni in arabo delle opere antiche non furono realizzate dai musulmani, ma dai cristiani d’Oriente caduti sotto il loro dominio. La civiltà islamica, in realtà, non ha mai dimostrato un vero interesse per il sapere greco, verso il quale adottò un approccio selettivo, scartando tutto ciò che era in contrasto con la rivelazione coranica. Gouguenheim riconsegna quindi all’Europa tutto il merito delle sue conquiste culturali, che solo in tempi recenti si è cercato, anche per ragioni politiche e ideologiche, di attribuire all’Islam.

'Non è vero che l'Europa medievale ha ricevuto il sapere greco dal mondo islamico'

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