ANTONIO GRAMSCI – Gli intellettuali (1949)

GLI INTELLETTUALI GRAMSCI

Gli intellettuali e l’organizzazione della cultura è il primo dei sei volumi nei quali, dopo la morte di Antonio Gramsci, è stata sistemata per argomento l’enorme mole di materiale, oltre 3300 pagine, che compone I Quaderni dal carcere. Gramsci, uno dei più originali interpreti della tradizione marxista, affronta in questo scritto il processo di formazione del ceto degli intellettuali all’interno della società. Egli ritiene che i ceti subalterni necessitino della figura di un intellettuale organico che dia loro una coscienza di classe e conquisti per loro, attraverso il partito, l’egemonia culturale, cioè un primato sul resto della collettività. L’intellettuale comunista, in quanto organico alla classe che deve costruire il nuovo mondo, non è solo un uomo di pensiero ma anche un organizzatore e un dirigente politico, cioè un uomo che si schiera. Nel secondo dopoguerra la sinistra politica conquisterà l’egemonia culturale in molti paesi occidentali applicando alla perfezione la strategia gramsciana.

'L'intellettuale organico ha il compito di conquistare l'egemonia culturale nella società'

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importanza

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