La carità che uccide è la storia del fallimento della politica postbellica di sviluppo basata sugli aiuti. L’autrice, l’economista zambiana Dambisa Moyo, smantella i presupposti e le argomentazioni che hanno sostenuto questa scelta come soluzione al problema della povertà in Africa, presentando delle prove lampanti. Il libro mette a confronto paesi che hanno respinto la via dell’assistenza e prosperato, con altri che ne sono diventati dipendenti e sono rimasti intrappolati in un circolo vizioso di corruzione, distorsione dell’economia, ulteriore povertà e quindi ulteriore “necessità” di sussidi. Questo libro tratta di come ottenere uno sviluppo senza ricorrere agli aiuti: una via meno battuta, più dura, più impegnativa, più difficile, ma che altrove ha funzionato e che rappresenta l’unica prospettiva per il futuro dei paesi più poveri del mondo. Nel 2009, grazie al successo mondiale di questo libro, la rivista Time ha inserito Dambisa Moyo tra le cento personalità più influenti del mondo.