In questo importante classico Alexis de Tocqueville ci offre un resoconto del suo viaggio negli Stati Uniti avvenuto fra l’aprile del 1831 e il marzo del 1832, nel quale traccia un quadro molto preciso e articolato di quelli che sono i costumi e le leggi della democrazia americana allora in fasce. Lungi da essere uno strenuo difensore della democrazia, Tocqueville comprese bene quanto essa potesse degenerare in una tirannia della maggioranza che non lascia spazio alcuno a chi è fuori da essa. Ma la Democrazia in America è soprattutto un’opera nella quale Tocqueville profetizza in qualche modo gli scenari che faranno da sfondo alle democrazie moderne, caratterizzate da una crescente affermazione dello spirito egualitario, dalla mediocrità dei desideri e dei costumi, e da un aumento costante e spontaneo del dispotismo statale. In poche parole, la democrazia odierna vista con l’occhio lungo di un aristocratico della prima metà dell’Ottocento.