In Guerra e rivoluzione Tolstoj espone con grande forza e radicalità le sue idee anarchiche, pacifiste e cristiane. Propone senza mezzi termini il rifiuto di ogni Stato, di qualsiasi genere, in quanto basato sulla violenza, e sostiene una rivoluzione anarchica, che è innanzitutto una trasformazione interiore, fondata sul riconoscimento della violenza e sulla rinuncia ad essa, sempre e comunque. Il confronto con il pensiero, così netto e radicale, di Tolstoj, è un’esperienza che difficilmente può lasciare indifferente il lettore. Si ha l’impressione – pienamente giustificata – di trovarsi di fronte a un uomo saggio, che suscita rispetto e ammirazione. È una fortuna che questo saggio, scritto negli ultimi anni di vita e ispirato dalla guerra russo-giapponese, sia stato recentemente ritrovato e tradotto.