Paolo Rossi è stato il maggior storico e filosofo della scienza del nostro paese, e le sue opere hanno dato un contributo importante alla storia della cultura scientifica. Grazie ad una trattazione chiara e ricca di esempi, I filosofi e le macchine offre al lettore una visione ampia di un periodo storico di portata rivoluzionaria per la storia della scienza: tra il ‘400 e il ‘700 infatti, l’ascesa della borghesia getta le basi culturali e sociali su cui fu possibile avviare la rivoluzione scientifica e che per certi versi restano valide fino ai giorni nostri. I filosofi e gli scienziati del tempo, infatti, rivalutano quelle conoscenze tecnico-pratiche che per molti secoli erano state relegate ai margini della cultura, perché considerate indegne dell’attenzione degli accademici. In questo stesso periodo storico, inoltre, si afferma l’idea del progresso scientifico come patrimonio cumulativo dell’intera umanità. L’autore analizza quindi i luoghi e i personaggi che direttamente o indirettamente contribuirono alla creazione di un nuovo tipo di sapere, basato anche sull’attività empirica, l’esperienza dei tecnici e il lavoro degli artigiani.