Pochi analisti hanno previsto la crisi economica e finanziaria scoppiata nel 2007-2008, ma fra questi vi è Raghuram G. Rajan, capo economista del Fondo Monetario Internazionale, il quale nel 2005 si era accorto che qualcosa non andava nei bilanci bancari. Secondo la visione che ha maturato successivamente, la crisi economica non è colpa di qualcuno o qualcosa in modo preciso, bensì di un insieme di concause, di eventi, di fattori la cui convergenza ha dato origine al crac finanziario del 2007. Si spiega così il titolo del libro, Terremoti finanziari: analogamente allo scontro tra linee di faglia che genera terremoti in ambito geologico, infatti, la convergenza tra una serie di fattori di natura politica, finanziaria ed economica ha dato luogo al terremoto finanziario dei sub-prime. L’autore ritiene sia fuorviante addossare tutta la colpa agli speculatori, a Wall Street o ai grandi banchieri, che vengono comunque assai criticati. Anche i governi e le banche centrali hanno gravi responsabilità nell’innesco della crisi.