Dei delitti e delle pene è l’opera più nota dell’illuminismo italiano, una grande proposta di riforma ispirata dal pensiero utilitarista e maturata nel gruppo che si riuniva intorno alla rivista Il Caffè. Uscita nel 1764, finita nell’Indice dei libri proibiti già nel 1766, ispirò Jefferson nello scrivere la Dichiarazione di Indipendenza degli Stati Uniti d’America, e ancora oggi fonda il nostro modo di pensare la legge, il crimine, il processo e la pena. Dei delitti e delle pene, nei suoi 47 paragrafi, continua ad essere una sfida alla realtà e ai lettori di ogni epoca. I suoi ideali e la sua proposta di riforma delle leggi e del processo, hanno sì, in qualche misura, influito sulle varie legislazioni, ma mai hanno trovato davvero applicazione.