Il Trattato di economia politica (o Trattato sulla volontà) del Conte Destutt De Tracy, intellettuale di spicco all’epoca della Rivoluzione francese, fa parte di una vasta opera in dieci volumi che copriva tutte le scienze sociali. È uno studio di grande spessore teorico, nel quale l’“ideologo” illuminista espone una posizione favorevole al più radicale laissez-faire. Il trattato ebbe un grandissimo successo negli Stati Uniti, tanto da venir tradotto e diffuso dal presidente Thomas Jefferson in persona. Per diversi decenni fu il testo più adottato nelle università americane, prima di venir soppiantato dal Trattato di economia politica di Jean-Baptiste Say.
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