Il libro Gulag. Storia dei campi di concentramento sovietici della storica Anne Applebaum rappresenta la più ampia e documentata storia del sistema sovietico dei campi di prigionia, dalla sua nascita subito dopo la Rivoluzione d’ottobre con Lenin e Trotzky, al suo ampliamento con Stalin fino al suo smantellamento alla fine degli anni Ottanta. L’esistenza di una vasta e fitta rete di campi di concentramento in Unione Sovietica era nota da tempo in Occidente, ma bisognerà aspettare il 1973, con la pubblicazione del romanzo autobiografico di Aleksandr Solzenicyn Arcipelago Gulag, perché il mondo prendesse atto della sua immensa estensione. Furono più di venti milioni, secondo l’autrice, le persone che transitarono nei campi di concentramento sovietici, dove le condizioni di vita, soprattutto nella Siberia, erano terribili. Mentre sui lager nazisti si sa ormai quasi tutto, la storia del Gulag sovietico è ancora oggi in gran parte sconosciuta, e per questa ragione lo studio della Applebaum colma un vuoto importante.