I cortei per commemorare le vittime degli attentati islamici in Europa, osserva il giornalista francese Jean Birnbaum nel libro Musulmani di tutto il mondo, Unitevi! La sinistra di fronte all’Islam, sono sempre silenziosi. Nessuno scandisce slogan o mostra striscioni, perché non si vuole pronunciare il nome del colpevole. Le élite politiche e intellettuali, infatti, si rifiutano di accettare le motivazioni religiose degli attentatori. Accettano qualsiasi spiegazione economica, sociologica, o psicologica dei loro gesti, ma non quella vera, che gli stessi terroristi rivendicano apertamente e con forza: una profonda fede nella dottrina islamica. Questo comportamento sconcertante, spiega l’autore, è diffusissimo soprattutto nella sinistra, la quale ha sempre visto la religione come un mascheramento di altre motivazioni politiche o economiche. Incapace di prendere sul serio la fede, come può la sinistra comprendere l’espansione dell’islamismo? Come può ammettere che il jihadismo è oggi la sola causa che induce un gran numero di giovani europei a morire a migliaia di chilometri da casa? E come potrebbe accettare il fatto che questi giovani sono ben lontani dall’essere dei diseredati? Invece di cercare fallimentari alleanze con l’islam, che in passato si sono sempre rivelate perdenti, la sinistra dovrebbe rompere il suo silenzio, e comprendere qual è il nemico principale della nostra civiltà.
'La sinistra è incapace di comprendere l’espansione dell’islamismo'
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- Trama di Guglielmo Piombini