JOHN LEWIS GADDIS – La guerra fredda (2005)

La fine della Seconda guerra mondiale non riportò la pace e la tranquillità perché fin da subito si instaurò la contrapposizione ideologica, geopolitica e militare tra le due superpotenze vincitrici, gli Stati Uniti e l’Unione Sovietica, le quali rappresentavano due sistemi politici e sociali opposti e incompatibili. La guerra fredda cominciò quindi con il ritorno della paura della guerra, che avrebbe potuto essere nucleare, ma fortunatamente si concluse con il trionfo della speranza, grazie alla dissoluzione pacifica del sistema comunista dovuto al suo palese fallimento. Lo storico americano John Lewis Gaddis, nel libro La guerra fredda. Cinquant’anni di paura e di speranza, racconta in maniera brillante tutti gli avvenimenti principali di questo conflitto, analizzando le ragioni strategiche delle scelte di Washington e Mosca. Alla precisa ricostruzione degli eventi Gaddis affianca l’esame della psicologia dei protagonisti, per illuminare le ragioni delle loro scelte nei momenti più drammatici. La guerra fredda sarebbe potuta facilmente finire in maniera molto peggiore, ma in questo caso probabilmente non ci sarebbe stato più nessuno in grado di raccontarla.

'La guerra fredda ha rappresentato uno scontro tra due visioni del mondo inconciliabili'

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