ALLAN BLOOM – La chiusura della mente americana (1987)

Il professor Allam Bloom, noto per essere autore di saggi su Shakespeare e traduttore di filosofi come Platone e Rousseau, offre una critica al mondo accademico moderno e alla sua superficialità. Nel libro La chiusura della mente americana. I misfatti dell’istruzione contemporanea, Bloom non si rivolge principalmente agli studiosi, ma a una comunità più ampia di cercatori della verità. Egli critica la superficialità dei discorsi moderni sui “valori” e difende un ritorno alla ricerca della verità e del bene, ispirandosi alle grandi opere classiche. Bloom denuncia la decadenza delle discipline umanistiche, paragonandole a un’antica Atlantide sommersa o a un campo profughi di geni esiliati, e critica l’utilitarismo che domina l’università contemporanea. Bloom usa spesso un tono provocatorio, ma si distingue come un pensatore che unisce profondità e ironia, cercando di illuminare e divertire allo stesso tempo. Attraverso la sua personale esperienza di studente ebreo cresciuto a Chicago, Bloom esplora il tema dell’indipendenza dalla cultura e dalla storia. Infine, riflette sulla difficoltà di essere scrittori in un mondo sempre più ignorante, riconoscendo che i veri lettori potrebbero ancora non essere nati.

‘Urge rieducare i giovani alla ricerca della verità, contro il relativismo moderno’

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