Il libro di Alex Epstein rappresenta la miglior difesa, sul piano scientifico e filosofico, dell’uso dei combustibili fossili, una fonte di energia spesso demonizzata dai nostri leader politici e intellettuali, ma sulla quale si basa tutta la civiltà moderna. Fin dagli anni Settanta ci hanno detto che il loro utilizzo avrebbe portato il nostro pianeta al collasso. Eppure, durante gli stessi anni, secondo ogni indicatore del benessere umano la qualità dell’esistenza umana è andata enormemente migliorando in tutto il mondo. C’è infatti un legame strettissimo tra uso di combustibili fossili, aspettativa di vita e reddito, specialmente nei Paesi che si stanno sviluppando più rapidamente degli altri, come la Cina o l’India. L’autore ci spiega quali sono gli aspetti positivi dell’uso di petrolio, carbone e gas naturale, a partire dalla loro capacità di fornire energia economica e affidabile a un mondo popolato da sette miliardi di persone. E dimostra che molte delle critiche non reggono alla prova dei fatti e si basano su pregiudizi profondamente irrazionali. Se mettessimo al bando i combustibili fossili, il risultato inevitabile sarebbero miliardi di morti premature. Smettere di consumare combustibili fossili non sarebbe soltanto un rischio, ma un pericolo mortale per l’umanità.
