Stretto nel fascio. Nazi-fascismo contro l’individuo non si propone come un testo di storia, bensì come un’indagine storiografica approfondita e innovativa. L’obiettivo di don Beniamino Di Martino è indagare la storia delle radici culturali, filosofiche e ideali su cui si sono eretti il fascismo italiano e il nazionalsocialismo tedesco: il cosiddetto “problema interpretativo” del fascismo. A muovere lo studio è soprattutto il desiderio di fornire una risposta esaustiva e pertinente a degli interrogativi che non sembrano aver trovato ancora adeguata risposta. È corretto attribuire il concetto di “male assoluto” esclusivamente nazi-fascismo invece che a tutti i fenomeni totalitari? Se si chiariscono in maniera inequivoca le connessioni tra fascismo, nazismo e social-comunismo, come si deve interpretare la loro radice ideologica? Possiamo continuare a illuderci di trovarci di fronte a una contrapposizione tra correnti antitetiche o, più verosimilmente, dovremmo invece ammettere una sostanziale affinità tra principi e logiche equiparabili? L’analisi storiografica di Di Martino condurrà, quasi per certo, a esiti che imbarazzano, in quanto vengono portate alla luce inconfessabili parentele ideologiche e recondite affinità totalitarie. Detto altrimenti, il nazi-fascismo sembra partecipare della stessa natura ideocratica del socialismo: rivoluzionaria, totalitaria, anti-proprietarista, anticapitalista e collettivista.