Nel libro La speranza africana. La terra del futuro: concupita, incompresa, sorprendente il giornalista Federico Rampini demolisce molti stereotipi pauperistici e catastrofisti con cui noi occidentali continuiamo a guardare il continente nero. L’Africa, infatti, viene regolarmente descritta come l’origine della “bomba migratoria” che si abbatterà su di noi, e viene sempre compianta come la vittima degli imperialismi neocoloniali. In realtà l’Africa è il continente del futuro, dato che nel XXI secolo si concentrerà qui la metà della crescita demografica mondiale. Anche sul piano economico la situazione è molto migliorata rispetto ai decenni scorsi. Falliti i vari “socialismi africani” post-indipendenza, fallite le dittature e gli statalismi, fallito il modello degli aiuti nato dal senso di colpa occidentale, che ha generato solo dipendenza e corruzione, oggi gli africani guardano con interesse al “modello asiatico” di sviluppo”, e non è un caso che i cinesi stiano investendo massicciamente in Africa. Nello stesso tempo, molti africani mal sopportano le imposizioni del progressismo occidentale: dall’ambientalismo, che ostacola lo sviluppo economico, alla cultura arcobaleno e LGBTQ+, considerata nemica delle culture autoctone e tradizionali.