I libri del giornalista Federico Rampini sono un collage di impressioni e racconti basati sui dati ma anche di esperienze sul campo e anni di vita vissuta. Nonostante la sua formazione culturale di sinistra, la visione che emerge dai suoi ultimi saggi risulta imparziale ed equilibrata, ma decisamente critica nei confronti di quelle tendenze che stanno portando al declino della società occidentale. In questo libro, dal titolo evocativo Il lungo inverno. False apocalissi, vere crisi ma non ci salverà lo Stato, Rampini critica il dilagante allarmismo che sembra aver travolto l’Occidente. Eppure, il fatto che tutte le profezie apocalittiche del passato, come quelle sulla sovrappopolazione e sulla fine dello sviluppo che ossessionarono gli anni Settanta, si siano rivelate totalmente sbagliate, dovrebbe indurre qualche dubbio. Vedere dietro l’angolo l’Apocalisse imminente, a ben guardare, è un tratto delle civiltà decadenti. Le opinioni pubbliche europee chiedono infatti sempre più protezione dallo Stato, per emergenze il più delle volte solo presunte. Tuttavia, conclude l’autore, uno Stato-mamma troppo invadente addormenta i riflessi vitali delle società, e sono stati proprio gli interventi dei governi negli anni passati ad aver creato i problemi attuali. L’Italia, purtroppo, è il paese occidentale più vulnerabile alla tentazione statalista, perché una parte della sua popolazione ha introiettato l’assistenzialismo come orizzonte di vita.