Con le grandi dimostrazioni del 23 ottobre 1956 inizia la rivolta di Budapest: un’intera nazione si solleva contro il regime comunista imposto dal potere sovietico che in meno di un decennio aveva trascinato il paese in un abisso di terrore e miseria. La fiammata dell’insurrezione durò lo spazio di pochi giorni. Con una brutalità che sconvolse tutto il mondo occidentale, l’Unione Sovietica di Kruscev domò la rivolta inviando migliaia di carrarmati. Il libro dello storico inglese David Irving costituisce la prima e più dettagliata narrazione di questi avvenimenti. L’autore si è recato in molte città del mondo alla ricerca di materiali e documenti originali. Ha incontrato e intervistato i personaggi sopravvissuti che furono protagonisti di quegli avvenimenti. A Washington ha avuto accesso a documenti segreti che si riferivano al ruolo avuto dalla CIA, da Radio Europa libera e dalla diplomazia americana. A Mosca ha intervistato il comandante delle truppe sovietiche di invasione. Il risultato è lo struggente e grandioso affresco di una rivoluzione fallita.