SERGIO RICOSSA – Passato e futuro del capitalismo (1995)

In saggio pubblicato alla metà degli anni Novanta, Sergio Ricossa si interroga sulle condizioni del capitalismo, un sistema economico che i marxisti hanno continuato a dare per morto o per moribondo, ma che sta dimostrando una notevole longevità. Il capitalismo, cioè l’economia di libero mercato, ha superato numerose crisi e poderosi attacchi ideologici grazie alla sua capacità di adattamento: rinnovandosi, trasformandosi, emigrando in altri lidi quando l’ambiente in cui si trova non è più propizio alla sua crescita. Il capitalismo infatti, secondo l’economista torinese, non va inteso come un preciso sistema economico, con caratteri fissi e ben definibili una volta per tutte. È piuttosto un’evoluzione storica dell’economia che ha avuto inizio intorno all’anno Mille nell’Occidente europeo, e che è tuttora in corso. Durante questo percorso quasi millenario, il capitalismo ha mutato di frequente volto e veste, ma non tanto da impedirci di riconoscergli una continuità esistenziale. La sua nascita fu una trasformazione rivoluzionaria, ma fu pure una trasformazione non intenzionale, dato che nessuno dei suoi innumerevoli artefici ne ebbe un progetto d’insieme, né poteva averlo. A differenza di ogni forma di socialismo, il capitalismo non è un sistema concepito a tavolino e poi calato a forza nella realtà, ma è un sistema organico che evolve nel tempo. Ed è proprio questa la sua grande forza.

“Il capitalismo è stato dato per morto molte volte, ma è vivo e vegeto”

9

Importanza

9.0/10

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