LUDWIG VON MISES – I fallimenti dello Stato interventista (1929)

I fallimenti dello Stato interventista contiene i saggi elaborati nel tempo da Ludwig von Mises per indagare e sottoporre a una meticolosa analisi critica l’interventismo economico dello Stato nell’economia, un fenomeno che avrebbe sempre più condizionato il corso economico di tutti i principali Paesi del mondo. Secondo i suoi sostenitori, dovrebbe costituire un modello intermedio di organizzazione della società equidistante tanto dal capitalismo quanto dal socialismo e che, pur conservando i vantaggi di entrambi, si sottrae alle criticità insite in ciascuno di essi. In realtà, come dimostra Mises nel corso del suo studio, il conflitto tra i due principi è insanabile e non consente alcun compromesso. O è la domanda dei consumatori, così come manifestata sul mercato, a orientare le dinamiche produttive e distributive, oppure è il governo a doversene occupare. Tertium non datur. L’interventismo, pertanto, non può essere considerato un sistema economico stabile. È solo un metodo per trasformare il capitalismo in socialismo attraverso una serie di passaggi graduali, finalizzati ad adulterare e a distruggere l’economia di mercato. Per sua specifica natura, qualsiasi sistema interventista è pervaso dalle logiche del burocratismo più esasperato, nonché marchiato dagli abusi delle baronie corporative, dalle sopraffazioni spartitorie tipiche del clientelismo più rapace e dalla corruzione dilagante. Esso non può che costituire una sistematica minaccia per le libertà individuali.

‘Non c’è altra scelta: o capitalismo o socialismo. Non esiste una terza via’

€ 22.00
9

Importanza

9.0/10

Pros

  • Trama di Cristian Merlo