I due saggi raccolti in questo volume di Amartya Sen, premio Nobel per l’economia nel 1998, ruotano intorno a due idee fondamentali. La prima è che quando parliamo della democrazia dovremmo considerare la presenza della “discussione pubblica” come principale indicatore della sua presenza, mentre sarebbe sbagliato appiattire l’idea di democrazia sull’esistenza o meno di libere elezioni. La conseguenza principale che ne deriva è che, se è difficile rintracciare fuori dalla tradizione occidentale forme di democrazia elettorale, sono molti invece gli esempi di tradizioni in cui la discussione pubblica è consentita ed è aperta. L’idea che la democrazia trovi le sue radici esclusivamente in Occidente si rivela quindi scorretta, anche perché non permette la valorizzazione di tradizioni diverse presenti in altre parti del mondo. La seconda idea fondamentale è che la democrazia sia un valore universale. Non è detto che la democrazia in sé porti a un maggiore sviluppo economico, ma è certo che dove c’è democrazia non ci sono carestie mortali per la popolazione, e c’è una maggiore attenzione alla qualità della salute pubblica.