LUIGI EINAUDI – In lode del profitto e altri scritti (1899-1956)

Luigi Einaudi è considerato uno dei più prestigiosi esponenti della cultura italiana del Novecento. Insigne economista, governatore della Banca d’Italia e presidente della Repubblica nell’immediato dopoguerra, influente editorialista dei principali quotidiani del paese, Einaudi viene spesso esaltato quale esempio di onestà, competenza e rigore morale. Nello stesso tempo, tuttavia, i suoi insegnamenti economici, che lui definiva “prediche inutili”, venivano giudicati “antiquati” e “ottocenteschi” dalla cultura dominante, che preferiva seguire altre teorie, come quelle di John Maynard Keynes, dato che l’interventismo statale veniva considerato più al passo dei tempi. In lode del profitto e altri scritti è una raccolta di tredici articoli o discorsi di Einaudi pubblicati o pronunciati tra il 1899 e il 1956, anno in cui venne pubblicato l’articolo che dà il titolo al volume. Da questa antologia, selezionata dall’Istituto Bruno Leoni, emerge un Einaudi decisamente liberista, anti-keynesiano, esaltatore del risparmio privato e nemico del collettivismo.

‘Il profitto è il motore della scoperta del nuovo’

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