In questo polemico pamphlet di inchiesta politica, Il Muro di Berlino e i suoi calcinacci. Cosa c’è da festeggiare?, il giornalista e scrittore Leonardo Facco inserisce una nota stonata nel coro dei generali festeggiamenti per il trentennale della caduta del Muro del Berlino, evento che segnò la fine della Guerra Fredda. Siamo sicuri che l’Occidente abbia vinto? L’autore ritiene le celebrazioni trionfalistiche siano fuori luogo, perché la caduta dei regimi socialisti dell’Europa orientale non ha determinato anche la fine dell’ideologia comunista. Come documenta Facco, il movimento comunista internazionale è riuscito a riorganizzarsi partendo dall’America Latina, a partire dal Forum di San Paolo del 1990, e con il chavismo è riuscito a conquistare il potere assoluto in Venezuela, portando alla rovina un paese un tempo ricco. Il “Socialismo del XXI secolo” ha fatto inoltre passi in avanti in Bolivia, Ecuador e altri Paesi. Persino negli Stati Uniti il socialismo è diventato popolare tra i giovani e all’interno del Partito Democratico. Il crollo del Muro ha quindi, paradossalmente, portato l’Occidente ad abbassare la guardia nei confronti di un’ideologia che, come accusa Facco, ha portato morte, fame e dittatura. Le idee comuniste hanno così potuto ripresentarsi indisturbate sotto altre forme.