Fuga in Europa. La giovane Africa verso il vecchio continente è un’analisi, per certi versi scioccante, del confronto tra la demografia africana, in pieno boom, e quella senescente dell’Europa. La storia sembra essere arrivata a un punto di inversione: per molti secoli l’Europa ha esportato la propria popolazione nel mondo, mentre l’Africa era un continente quasi disabitato. Oggi invece l’Africa è piena di giovani e di vita, mentre l’Europa sta invecchiando e si sta spopolando. Secondo il giornalista Stephen Smith, la migrazione di massa degli africani nel vecchio continente è nell’ordine delle cose, e probabilmente nulla la potrà impedire. Nel 2050, infatti, ci saranno 450 milioni di europei, per la maggioranza anziani, contro 2 miliardi e mezzo di africani, quasi tutti giovani. Gli africani non sono mai stati tanto numerosi, prosperi e in salute, e hanno tutti i mezzi per mettersi in marcia. Se gli africani replicheranno ciò che è sempre avvenuto e avviene nella storia dell’umanità, fra trent’anni l’Europa avrà dai 150 ai 200 milioni di afro-europei: uno scenario che pone non pochi problemi ed evoca la trasformazione radicale della società europea. L’autore non parteggia per nessuna soluzione, e ritiene impraticabile sia la politica dell’accoglienza indiscriminata, sia la politica della chiusura identitaria.